Città della Conoscenza

La  “Città della Conoscenza” è una strategia di mandato del Comune di Bologna finanziata grazie alle risorse dei Piani Urbani Integrati (PUI), nell’ambito del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e altre fonti di finanziamento locali ed europee. 

La Città della Conoscenza è un progetto di rigenerazione del quadrante nord-ovest di Bologna e di azioni integrate, che puntano su scienza e sapere come leve strategiche per dare una nuova direzione all’insieme delle politiche cittadine di promozione della città, attrazione dei talenti e degli investimenti di qualità, sviluppo, innovazione, internazionalizzazione, rigenerazione urbana e ambientale, ma anche per favorire nuovi processi di inclusione sociale e per rafforzare il tessuto democratico cittadino. 

La nostra Fondazione supporta il Comune di Bologna nella realizzazione e nell'accompagnamento di alcune azioni previste dalla strategia attraverso attività di progettazione, informazione, discussione e confronto. 

La strategia Città della Conoscenza si fonda su tre ambiti di priorità:

  1. Scienza, ricerca e formazione avanzata e formazione avanzata 
    Favorire la crescita e l’attrazione di nuovi centri di ricerca e di formazione avanzata, la loro connessione e relazione con i principali centri nazionali e internazionali.
  2. Sviluppo economico, lavoro di qualità e attrattività internazionale
    Sostenere una nuova politica industriale, fondata su sostenibilità, transizione digitale e attrazione di talenti, per innescare la traduzione di scienze, saperi e ricerca avanzata in innovazione e impatto socio-economico.
  3. Conoscenza e cultura diffuse
    Promuovere in modo diffuso conoscenza e capacità critica di comprendere le grandi trasformazioni globali, con un’attenzione particolare alle generazioni più giovani e alla formazione permanente degli adulti.

Le leve di intervento per realizzare la Città della Conoscenza sono due:

1. La Via della Conoscenza

La Via della Conoscenza è un progetto urbanistico di rigenerazione del quadrante nord-ovest della città, che connette e posiziona nello spazio urbano l’area nella quale si concentrano i principali poli di ricerca e di innovazione e le principali aree di opportunità e di trasformazione di Bologna, favorendo sinergie tra ambiti di sviluppo e interventi di valorizzazione del patrimonio scientifico, industriale e culturale della città. 

L’insieme dei luoghi della Città della Conoscenza si articola principalmente in cinque distretti che ospitano attività di grande rilevanza scientifica, tecnologica e culturale per la città e offrono ulteriori possibilità di sviluppo con la rigenerazione di aree dismesse.

I progetti prioritari sono: 

  • L’Ex scalo Ravone
    L’ex scalo Scalo Ravone sarà il centro di un nuovo distretto: attraverso la rigenerazione eco-sostenibile di un area di circa 110.000 mq che sono stati acquisiti a marzo 2024 dal Comune di Bologna, il progetto prevede la riqualificazione energetica e sismica degli edifici esistenti, la realizzazione di nuovi spazi e servizi per l’abitare sociale, per il lavoro, per la cultura, lo svago e lo sport e un intervento complessivo di rigenerazione dello spazio pubblico in chiave sostenibile, con la previsione di realizzare una nuova piazza e un nuovo parco urbano.
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  • Il Polo della Memoria democratica
    Il Polo nascerà all’interno della Stazione Centrale e punta a essere un centro dall’ambizione nazionale, che sappia guardare e interrogare la nostra contemporaneità attraverso il filtro di valori che a Bologna più che altrove fondano le loro radici storiche e che sono alla base della vita democratica del nostro Paese come l’antifascismo, l’antirazzismo, l’espansione e la lotta per i diritti civili e sociali, la lotta allo stragismo, il pensiero e la cultura critica. Il Polo della Memoria democratica sarà un centro in grado di far dialogare, interagire e contaminare con modalità inedite, ibride e innovative archivi, biblioteche, musei e aree espositive, luoghi di ricerca, discussione, approfondimento e produzione culturale, artistica, creativa e civica.

  • Ex-Mercato ortofrutticolo alla Bolognina
    Il progetto prevede un quadro integrato di interventi, finalizzati a implementare la trasformazione e la rigenerazione di una parte importante della Bolognina. All'interno del progetto si prevede la riqualificazione degli spazi dell’Ex-Mercato Ortofrutticolo, che faranno parte del Polo della Memoria democratica e saranno caratterizzati da funzioni laboratoriali, di coinvolgimento delle scuole e della cittadinanza. Gli spazi saranno inseriti nella rete diffusa dei percorsi del Polo. Oltre agli interventi di riqualificazione legati al Polo, sono previsti inoltre dal progetto interventi finalizzati a migliorare e completare la viabilità nel quartiere, e in partnership con ACER è prevista la realizzazione del Museo della Casa Popolare che raccoglierà il vasto patrimonio iconografico e progettuale dell'ex Istituto Autonomo Case Popolari (IACP) di Bologna in un archivio e un’esposizione permanente.

  • Il Parco del Dopolavoro Ferroviario (DLF)
    Il Parco del Dopolavoro Ferroviario (DLF) sarà oggetto di diversi interventi di rigenerazione che interverrano sugli edifici e le aree verdi del Parco e diventerà un polo culturale e sportivo di nuova generazione, un rinnovato centro della vita notturna cittadina, gestito attraverso forme innovative di collaborazione e partnership pubblico-private.

  • La Via della Conoscenza 
    La Via della Conoscenza è l’infrastruttura principale della strategia Città della Conoscenza e connette i luoghi della ricerca, nuovi insediamenti urbani, spazi pubblici e verdi del quadrante nord-ovest della città, attraverso una rete dedicata alla mobilità lenta fatta da percorsi ciclabili e spazi pubblici pedonali. Un percorso connotato, riconoscibile e attrezzato attraverso nuove e innovative tecnologie di infrastrutturazione digitale. Il percorso connette fisicamente luoghi importanti per la scienza e la ricerca ma anche luoghi della memoria e di importanza storica che verranno valorizzati attraverso la creazione dei nuovi “HUB della Conoscenza” che diverranno le principali “piazze” di questo grande percorso culturale diffuso.

  • Museo dei bambini e delle bambine
    Al Pilastro, all’interno del parco Mauro Mitilini, Andrea Moneta, Otello Stefanini, in prossimità e in diretta relazione con la Biblioteca Spina e la Casa Gialla, nascerà il nuovo Museo dei bambini e delle bambine di Bologna: un nuovo polo culturale di rilevanza nazionale, dedicato all’educazione, alla conoscenza e allo svago, rivolto ai bambini da 0 a 12 anni. Il progetto è stato selezionato tramite un concorso di progettazione internazionale promosso dal Comune insieme all’Ordine degli Architetti che è rimasto aperto dall’1 novembre al 12 dicembre 2022. Ad aggiudicarsi il Concorso il raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Aut Aut Architettura. Da ottobre 2022 la nostra Fondazione è impegnata nel coordinamento di un percorso di ascolto di accompagnamento alla progettazione con l’obiettivo di coinvolgere realtà interessate del territorio, comunità, cittadini e cittadine della zona, con una particolare attenzione ai più piccoli.
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2. Le Politiche della Conoscenza

La Città della conoscenza sarà sostenuta da un insieme di politiche volte a favorire la crescita e stimolare la sinergia e la collaborazione nell’ecosistema della ricerca e della conoscenza metropolitano e ad individuare strategie per il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini e delle cittadine nella realizzazione della strategia di mandato. 

  • Piano per la scienza e la ricerca 
    È lo strumento attraverso il quale dotare la città di Bologna della sua prima strategia integrata e partecipata dagli attori urbani sui temi della conoscenza, della ricerca e dell’attrattività urbana. 

  • Officine della conoscenza
    Un programma di divulgazione, sperimentazione di tecnologie e formazione permanente per valorizzare nuove forme di sapere e produzione di conoscenza pubblica con i cittadini e le cittadine di tutte le età e di tutta l’area metropolitana.  

  • Gemello digitale di Bologna 
    Bologna realizzerà il primo Gemello digitale di città italiano, un progetto pilota espandibile a livello regionale e replicabile anche in altri contesti locali del Paese grazie alle sinergie con ICSC- Centro Nazionale di ricerca HPC, Big Data e Quantum Computing e ad importanti partner internazionali come le città di Barcellona e Amburgo. 
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L'iniziativa è finanziata dall'Unione europea - Next Generation EU nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) Missione 5 Componente 2 Investimento 2.2 "Piani Urbani Integrati". 

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